La Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto si trova lungo la costa adriatica dell’alto Salento, a breve distanza dai centri di Carovigno e San Vito dei Normanni, e a 17 km a nord di Brindisi. Le sue spiagge, tra cui Torre Guaceto e Punta Penna Grossa, hanno ricevuto la prestigiosa Bandiera Blu negli anni 2007 e dal 2016 al 2020.
La Torre Aragonese, costruita nel 1567 come parte del sistema difensivo delle Torri Costiere del Regno di Napoli, domina l’area.
La storia della Riserva risale al 1970, quando la marchesa Luisa Romanazzi Carducci, membro del direttivo nazionale del WWF Italia, iniziò a promuovere la sua conservazione. Dopo aver respinto progetti di centrale nucleare e sviluppo turistico, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali dichiarò Torre Guaceto zona umida di interesse internazionale il 18 maggio 1981, in ottemperanza alla Convenzione di Ramsar.
Nel 1991, con decreto ministeriale, fu istituita la Riserva Marina di Torre Guaceto, gestita dalla Capitaneria di Porto di Brindisi. La Riserva è anche riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (pSIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) secondo le direttive europee.
Nel 2000, il Ministero dell’Ambiente ha ufficializzato la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, con un consorzio di gestione tra i Comuni di Brindisi e Carovigno e il WWF Italia.
La Riserva copre un’area di 110 ettari, comprendendo habitat marini e terrestri di grande biodiversità. Nel 2019, ha ricevuto il prestigioso Blue Park Award dal Marine Conservation Institute di Oslo, entrando a far parte dei Parchi Blu globali impegnati nella protezione degli ecosistemi marini e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Torre Guaceto è rinomata per i suoi ecosistemi unici nel Mediterraneo, inclusi le praterie di posidonia oceanica e le spiagge con dune naturali che raggiungono i 10 metri di altezza. È un importante sito di riproduzione per la tartaruga marina Caretta caretta.